Alcune considerazioni sulle facoltà dell'Uomo

Se ad insetti come le api o le formiche si rapisce la regina e la si porta dall'altra parte del mondo, le colonie continuano a lavorare come se niente fosse. Nel momento stesso in cui si uccide la regina, però, il formicaio o l'alveare si disperdono senza meta, gli insetti sono condannati.



Il rapporto tra la massa cerebrale di questi insetti e la nostra (che contiene rimasugli dell'evoluzione come il cosidetto "cervello rettile") è evidentemente sproporzionato, e mi sembra folle sostenere che degli insetti siano dotati di poteri di comunicazione telepatica (tramite onde tuttora non identificate dalla scienza ufficiale) e noi no.

La realtà in cui viviamo è composta da almeno altre due dimensioni che compenetrano la nostra: una spirituale, riflesso di sogni e spiriti del pianeta, ed una superiore - i "regni delle idee".


La realtà è un compromesso tra la Soggettività (mondo percepito dalla Coscienza) e l'Oggettività (Opinione Comune), e convincendosi del pensiero giusto è possibile fare -nella realtà- qualsiasi cosa si possa fare nell'immaginazione o nei sogni.

Forse bisogna poi subire le conseguenze della violazione di ciò che nell'Opinione Comune è considerato Oggettivo: non si può svolazzare in giro, in un mondo come il nostro (dove una cosa del genere è concepita solo se si stà assistendo allo spettacolo di un'illusionista) senza dover poi fronteggiare tutto ciò che questo fatto comporta.
C'è chi sarebbe capace persino di impazzire, se venisse messo di fronte ad una realtà del genere.

Per questo spero che il numero di coscienze che si risvegliano raggiunga presto un minimo necessario ad intaccare il velo dell'Opinione Comune (o Inconscio Collettivo) che provoca l'esistenza di concetti come il "paradosso", un'invenzione umana utile solo alla conservazione dell'ignoranza nella popolazione dormiente.

Il concetto dell'Opinione Comune agisce come un muro anche nel passaggio verso il mondo spirituale, che è più soggettivo che oggettivo - almeno quanto il nostro è più oggettivo che soggettivo.
Il velo del paradosso (conosciuto anche come "guanto" o "maya") è nato dall'unione di pensieri standardizzati ed uniformati, spalmati nelle menti dell'ignara schiavitù, con simboli abbinati a false spiegazioni dogmatiche, venerati da millenni, che hanno generato questa specie di "campana di vetro" che copre lo spirito presente nell'uomo, incatenandolo e mantenendolo schiavo delle persone che hanno applicato i vari strampalati culti astronomico-manipolatori dell'era dei pesci (vedi www.ZeitgeistMovie.com).
Ultimo ma non per importanza il moderno culto tecnocratico del "metodo scientifico", termine orwelliano che identifica l'antica parola "dogma", ed i fatti che violano gli assiomi su cui esso si basa vengono screditati e sepolti per rimanere "mistero della fede".


La mia opinione rimane una sola:
L'unico modo per non abbandonare il sentiero della verità è dubitare costantemente di tutto (soprattutto delle cose universalmente accettate), e non illudersi mai di avere acquisito delle certezze.

(sull'esperimento citato all'inizio, vedi questo Link)

1 commento:

  1. Molto bello, breve e chiaro.
    "ci vorrà del tempo..." si.. ma anche no ;), è che questo Sogno (noi) ha finito la Sua pazienza.
    Avanti con la massa critica!
    Per gli "altri", Eoni di tempo.

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